NCC e TAXI: quale verità?
- On 22 Dicembre 2018
- ncc e taxi
NCC e TAXI, qual è la verità?
Quella tra gli NCC e TAXI sembra la storia infinita.
Da anni si sente parlare di una guerra tra le due categorie, che si rimbalzano accuse e minacce.
Ultimamente, poi, con l’incombere del cosiddetto 29/1 quater (le modifiche alla legge che nessun governo in 10 anni ha avuto il coraggio di far entrare in vigore, per la loro palese incostituzionalità) dal primo gennaio, la protesta ncc si è intensificata, ed ha visto numerose aziende del Noleggio Con Conducente scendere in piazza per gridare a gran voce il loro diritto a lavorare.
Ed è proprio in questa occasione che ho cominciato a notare qualcosa di strano sul modo in cui le notizie venivano diffuse dai media nazionali.
I noleggiatori diventano – all’improvviso – dei violenti che tengono sotto scacco il centro cittadino, aeroporti e autostrade.
La cosa non mi quadra, ed in principio mi lascia senza parole; poi comincio a capire.
NCC e TAXI: il problema romano
Tutto nasce anni nel 2008, quando – per porre rimedio ad un problema tutto romano – qualcuno (di sicuro non competente in materia) stila un elenco di modifiche da apportare alla legge quadro 21/92 che regolamenta i serivizi di trasporto pubblico non di linea.
Si cerca, attraverso queste modifiche, di evitare che i noleggiatori con autorizzazione di altri comuni (spesso di altre regioni) possano agire come pseudo-tassisti sul territorio della capitale, lavorando senza prenotazione.
Non si tiene conto, però, che con quelle modifiche si vanno a colpire migliaia di aziende che regolarmente operano sul territorio romano – e in tutta Italia – anche con autorizzazioni di fuori regione.
Infatti, la legge consente il cumulo di autorizzazioni NCC a un imprenditore, e ne consente il conferimento in società cooperative.
Un fatto ovvio, se ci riflettiamo: un imprenditore deve, nei limiti della legalità, poter svolgere la propria attività liberamente; e se il suo business lo porta in una zona piuttosto che in un’altra, deve essere libero di potersi organizzare.
A Roma è successo proprio questo: da anni il comune non rilascia nuove autorizzazioni NCC e nuove licenze TAXI.
La domanda di questi servizi – entrambi – è cresciuta a dismisura.
Un noleggiatore può avere un solo veicolo per ogni autorizzazione.
Per le aziende di Noleggio Con Conducente romane, che operavano sul territorio, l’unica strada percorribile è stata quella di prendere nuove autorizzazioni in altri comuni, e conferirle in cooperative operanti su Roma.
Questo per poter far fronte alla necessità di avere più veicoli (e quindi più personale) per soddisfare le richieste di una clientela maggiore.
NCC e TAXI: il vero problema
Le due categorie svolgono un servizio sostanzialmente diverso (come spiego in questo articolo), per cui non dovrebbero esserci problemi tra loro.
Il vero problema sono gli abusivi e coloro che svolgono la loro attività illegalmente.
Personalmente, vedo difficile combattere l’abusivismo con modifiche ad una legge che già definisce in maniera molto chiara quali sono le regole che entrambe le categorie devono rispettare.
L’abusivismo lo contrasti con maggiori controlli; e non è che ci voglia tanto, come dimostrano alcune recenti inchieste televisive.
Stesso discorso per i secondi: i noleggiatori, o i tassisti che si propongono alla loro utenza per strada, in stazione, ai porti, agli aeroporti.
Controllare loro sarebbe ancora più semplice… questi personaggi agiscono illegalmente sotto gli occhi di tutti, e nessuno sembra intervenire.
Poi ci sono i noleggiatori che, fuori servizio, stazionano in città “giocando” a fare i pseudo-tassisti, e poi ci sono i tassisti che “giocano” a fare i noleggiatori.
Una vera lotta alle irregolarità potrebbe, se non risolvere il problema, quantomeno arginarlo parecchio.
NCC e TAXI: convivenza possibile
In alcune aree, la maggior parte, del nostro Paese è possibile, ed è realtà.
Proprio ieri sera – 21 dicembre 2018 – a Sorrento vi è stata la prima manifestazione congiunta tra NCC e TAXI. Insieme chiedevano il rispetto delle regole, testimoniando che non c’è motivo di farsi la guerra se c’è rispetto per le regole ed onestà nel proprio lavoro.
NCC e TAXI: la guerra fa comodo
Sembra proprio di sì! A quanto pare, piuttosto che prendere la decisione di aggiornare seriamente una legge vecchia, colmando i diversi vuoti normativi che negli anni si sono creati, si preferisce non prendere posizioni.
I tassisti spingono per l’entrata in vigore delle modifiche alla legge che hanno proposto 10 anni fa, i noleggiatori per una nuova regolamentazione chiara e moderna che consenta loro di poter lavorare liberamente.
La politica cosa ha fatto? Nulla!
In 10 anni, tutto quello che i diversi governi sono riusciti a fare è stato solo prorogare di anno in anno l’entrata in vigore del 29/1 quater, di fatto ingigantendo il problema.
La soluzione non può essere questa. Non si può provare a risolvere un problema di Roma (quasi assente nelle altre grandi città) rendendolo nazionale.
Gli scontri che ne sono nati tra le categorie spostano l’attenzione dal vero problema: i carnefici diventano vittime, supportati da un’informazione imprecisa e di parte che continua a buttare benzina sul fuoco.
NCC e TAXI: quale soluzione?
Una cosa è certa: non può essere il tanto discusso “rientro in rimessa”.
Il Noleggio Con Conducente è un servizio pubblico che può svolgersi solo su prenotazione.
Nel 1992, anno in cui è stata fatta la legge, la rimessa era l’unico luogo in cui il noleggiatore poteva ricevere la prenotazione, che di solito avveniva tramite telefono o fax.
Al giorno d’oggi il concetto di rimessa è completamente superato. Il lavoro del noleggiatore è sempre lo stesso, ma la prenotazione può avvenire nei modi più disparati.
Prima il telefono cellulare, poi le email, poi gli smartphone con le loro app… il mondo della comunicazione si è evoluto ed è auspicabile che lo faccia anche la legge.
Per i tassisti vale lo stesso discorso, basti pensare al servizio radio-taxi ed alle diverse app che stanno pian piano prendendo piede.
Un concetto deve essere ribadito: Il servizio NCC è un servizio prenotato, quello TAXI è un servizio da piazza, non prenotabile.
Un’altra assurdità è quella della territorialità; il Noleggio Con Conducente è un servizio pubblico, e in quanto tale, è giusto che il noleggiatore possa andare ovunque il cliente gli chieda di andare, senza nessun vincolo. Mi riferisco alla proposta che è estata fatta, sempre nel 29/1 quater, di consentire ai comuni di regolamentare l’accesso sul proprio territorio per gli NCC con autorizzazioni rilasciate da altri comuni.
Si cerca, infine, di arginare il problema istituendo l’obbligatorietà di compilare un foglio di servizio talmente analitico da entrare nella vita del trasportato; si chiede al noleggiatore di tenere traccia degli spostamenti dei suoi clienti, di archiviarli e di mostrarli, in caso di controllo, alle autorità. Una chiara violazione della privacy che va in direzione opposta alla riservatezza del servizio NCC.
La sfida è solo questa; trovare il modo di far coesistere in modo chiaro i due servizi di trasporto pubblico, entrambi essenziali per i milioni di utenti che ne usufruiscono, trovando una soluzione che possa consentire un’ampia scelta di servizi.
NCC e TAXI: entrambi vittime
Proprio così: vittime di una politica che non riesce a prendere una posizione, che per racimolare voti non si è fatta scrupolo a fare promesse impossibili da mantenere, dichiarando apertamente la sua vicinanza ad una categoria, alimentandone l’odio verso l’altra.
Tutto questo si è tradotto in anni di manifestazioni, lotte per il diritto a lavorare, odio inutile tra due categorie che dovrebbero finalmente capire che è arrivata l’ora di manifestare insieme, ognuno per i propri diritti, e per una legge che abbia come obiettivo quello di tutelare entrambe.
A Sorrento, ieri, hanno fatto il primo passo; mi auguro che possa essere d’esempio per il resto del paese.